Il campo aperto del Sé
Il Silenzio non è più un rifugio interiore altro da ciò che emerge o passa nel campo di coscienza, nella mente o nelle situazioni. Sei scoperta. Sei un campo aperto e senza confini. Nel campo aperto di fatto il sentire è inevitabile, ma scopri anche, con sorpresa, che non c’è paura

Mi sono svegliata che mi mancavano i figli, da morire. Poi intuitivamente appare “me”, il mio corpo, e capisco che è quella me che manca alla mente, mi manca l’ego, i sentimenti, l’appartenersi, la persona. [Craig Holliday dice che in una certa fase ti manca l’ego: io pensavo fosse reflusso egoico, resistenza, ma poi scopro che invece è sano: è ampliamento di coscienza che torna a includere ogni espressione].
Tutto questo ponte di intimità e relazione è ciò che assicura per la mente il legame ma nel contempo la distanza di protezione. Finché c’è un ponte, c’è una distanza.
Intuisco che questo ponte non è più reale, non posso più usarlo.
Sento una specie di crudezza, di nudità, i figli sono sempre lì, nessuno li ha portati via, solo che tra me e loro non c’è più nessuno.
E il “me” è una percezione vaga, fluttuante tra il sé e il nulla, tra nuovi ruoli creati interiormente, il sapere, la me spirituale, la me che non fa nulla, la me che vuole amare… piccoli ponti di cartapesta. Quanta paura, a essere davvero nuda.
Era facile trascendere e stare in emptiness. I cazzi arrivano quando devi riammettere tutto e trovare quell’intimità di cui diceva Craig e di cui dice anche la Maggi adesso, nel video The crisis of waking up che sto guardando pian piano.
Lo capisci, il senso di tutto? Sono caduti i personaggi, frantumato l’io, hai conosciuto il silenzio trascendendo tutto, hai sentito richiamo all’amore e al divino, hai capito che il non-io (i.e. smettere l'identificazione con l'io mentale) non basta, e adesso hai scoperto che la realtà non esiste e gli altri non esistono, e tutto è te. Hai capito perché hai scoperto che tutto è te? Non solo il tutto “fuori” ma anche il percepito dentro, anzi l’hai visto fuori ma come sempre è espressione del “dentro”, e ormai non c’è dentro e fuori. Hai capito perché ne hai fatto esperienza? Stai passando da io a nessuno a tutto.
E se in questo tutto ogni cosa, solida o non solida, oggetti, persone, pensieri, semplicemente accadono come apparizioni, se adesso “includi” spontaneamente tutto… cosa rimane da evitare, sfuggire? Cosa rimane per difendersi? Dove puoi scappare? Niente. In nessun posto.
Il Silenzio non è più un rifugio interiore altro da ciò che emerge o passa nel campo di coscienza, nella mente o nelle situazioni. Sei scoperta. Sei un campo aperto e senza confini. Ecco il senso. Libera ma indifesa.
Non si scappa più nella separazione: di qua io, di là tu, di qua la pace, di là la guerra, di qua il cuore, di là la mente, di qua il sé, di là l’ego, di qua la sostanza, di là la forma, il d