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Il movimento della realtà

Se tutto è solo coscienza e percezioni di e nella coscienza e la coscienza è amore, di cosa puoi avere paura? Ogni gesto diviene sacro, ogni percezione è onorata, ogni creatura amata



Non c’è un solo gesto che non sia della stessa sostanza del Tutto. La realtà è solo forme della coscienza e percezioni: pieghi una maglietta. Prima era appallottolata, ora è ben piegata, o perfino stirata. Fai un passo: prima eri un passo indietro, ora sei un passo avanti. Cucini la pasta. Prima c’era solo acqua in una pentola, poi hai buttato gli spaghetti, e ora hai una pastasciutta.

Crei un sito web: prima c’era solo il template, poi hai messo i contenuti, e adesso hai un sito web.

Piove: ti bagni. Come le piante, come il terreno, come i tetti, come gli ombrelli. Prima tutto era asciutto, ora tutto è bagnato. Prima la pioggia era nuvole e vapore, poi è diventata acqua.

Ti spaventi: ti manca il fiato, piangi. Prima eri rilassato e i tuoi muscoli erano morbidi, sorridevi. Ora i muscoli sono contratti e piangi. Ti viene in mente una cosa, cominci a pensarci: prima non c’era quel pensiero, ora accade. Incontri un amico: prima era spazialmente lontano e le sue braccia e le tue non si toccavano. Ora le braccia sono intrecciate in un abbraccio.

Accendi la radio: prima nella stanza c’era silenzio, ora c’è la musica. E la musica non si mette “sopra” il silenzio, semplicemente il silenzio prende la forma della musica.

Come i tuoi muscoli hanno preso forma contratta o di abbraccio. Come la maglietta ha preso forma piegata. Non lo capisci? Non c’è altro che una coscienza di silenzio infinito in cui accadono forme di coscienza, che essa stessa percepisce. Non c’è altro che una coscienza infinita di amore che esprime e percepisce incessantemente sé stessa.


E più permetti la dissoluzione dei concetti, più sei in pace anziché persa.


Be naked, melt,

Maddalena



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