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Sei sempre stata lì per te

Aggiornamento: 16 gen 2022

Si arriva a un punto che il risveglio è palese, dall’illusione di chi cerca, di chi è stufa e perfino di chi è delusa. Sai benissimo che sono inganni. E tuttavia i pattern perdurano e creano sofferenza.

È una fregatura: non credi più in chi cerca ma devi cercare perché non sai che pesci pigliare. Così cerchi, pur sapendo che ti stai prendendo in giro. Sei esausta eppure non credi a questa persona esausta. Ma questo non ti salva. Soffri e sai che non è chi sei, e però soffri. Tutto accade, e questa cosa che sei lo spazio e non l’accadimento è ormai stabile anche nella mente. Ma non in quel fottutissimo angolo di mente che soffre e che ti porge l’ennesimo dramma sul piatto d’argento della credibilità. E che ti dice che se resisti rimane. Che non ce la fa:

“Ah, non ce la faccio, non ce la faccio”. Così bene, che sei tu. Le credi perché ti credi. E perché ti hanno detto: “Be there for you”. Sai che ti dico? Sei sempre stata lì per te. Sempre. Non un solo secondo sei stata un solo centimetro più in là.

Chi non c’era, semmai, era la tua mente, che scappava dal proprio farsi male. Eppure, la mente scappa dalla verità di chi sei proprio facendosi male. Scappa, e poi vuole essere presa, e poi dice che non sei lì per lei.


Non credere, non credere. E se "permettere" tutti questi moti significa che la mente se ne appropria, ci si mette su tipo cova, allora piuttosto non permettere, sospendi. Permettere non deve essere una scusa per starci: deve essere conseguenza del fatto che non ci stai su, che non ci hai fatto il nido. Permettere non deve essere la scusa per crederci.


Disobbedisci alla compulsione mentale.

La mente è talmente “noi” che disobbedirle sembra un torto, produce sensi di colpa. Ma quando hai visto la Verità immensa di chi sei, capisci o almeno ricordi che non fai nessun torto a nessuno. È l’ennesima illusione.

“Disobbedisci” non vuol dire respingere, però vuol dire non darle attenzione, vuol dire disattendere: riporta l’attenzione sul silenzio.


La mente è complicata, non la Vita, non l’uomo. Se solo ti arrendi. Che sei la Vita e non la mente o le idee che la mente ha di sé. La mente si crede te come una portinaia che si crede la casa, o un rappresentante che si sente l’azienda.

Tutto questo ritorno è possibile solo se senti un po’ dio, di Vita. Ma per sentirlo devi fare spazio. E per fare spazio… guess what: devi toglierti.


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