L'amore senza identità
Qualcosa in noi sa che ciò che conta è l’amore che dai, e non essere “questo” o “quello” Il motivo per cui amiamo i bimbi piccoli, e i neonati, mi fu chiaro quando ancora ero ragazza, sebbene non sapessi leggerlo con consapevolezza. Ricordo che pensavo: "Con un bambino non sei magra o grassa, una segretaria, una fallita o una donna di successo. Sei solo l'amore che dai". Più tardi, a un corso di teatro, parlando ancora di bimbi, osservai: "Con un neonato dai tutto e non hai nulla in cambio, il piccolo non ti dà niente appositamente. Eppure sei incredibilmente piena e ricca. Questo per me dimostra il paradosso dell'amore, che a dare si diventa interi". Se riguardo indietro scopro che qualcosa in me sapeva. Dare, senza ego. Senza ruoli. Presenti all'istante . Se osservate la maternità, quello che vi innamora alla nascita di un figlio non è l'idea di essere madre: è la maternità stessa, è l'invito all'amore senza intermediari. Solo man mano che il figlio cresce e comincia a formarsi una personalità, voi cominciate ad assumere il ruolo, a impugnarlo, a vestirlo, a dover essere qualcuno. Il ruolo si rende necessario allorché si è creata una distanza, nell'amore naturale. Il ruolo non ha nulla di sbagliato, di per sé, ma cominciamo a identificarci in esso quando smettiamo di bastare , così come siamo. E smettiamo di bastare perché abbiamo paura. Nella differenziazione del piccolo da noi, noi torniamo un po' "noi", ci sentiamo di dover presentare un'immagine di noi, ci chiediamo cosa pensi, dobbiamo farci valere e dobbiamo difendere qualcosa. Quello che sto dicendo è che la via alla libertà e all'amore è opposta: è ricordare che è esistito un tempo in cui la naturalità bastava, e non aveva bisogno del ruolo . C'è una spinta in noi che va verso l' essere "nessuno" , anziché dover essere qualcosa. E, dunque, non ha bisogno di difese . La capacità di dare, di amare, viene prima dei ruoli. I ruoli identificanti sono, in verità, ciò che la ostacola. Be naked, be the Love you are before anything. Maddalena
Se osservate la maternità, quello che vi innamora alla nascita di un figlio non è l'idea di essere madre: è l'invito all'amore senza idee