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Vivere sa vivere

Aggiornamento: 24 ott 2023



Quando dici: "Ma sono anche umana"... quella, è la tua mente.

Quando dici: "Devo essere gentile con me stessa, oggi ho avuto mille cose da fare, voglio tirare il fiato".... quella, è la tua mente.

Quando la sera ti accomodi e sfoghi sulla spalla del compagno e sciorini le vicissitudini della giornata... quella non è vulnerabilità ma lamento della mente, autogiustificazione.


L'anima non giustifica nulla, non compie alcuna azione attiva di accettazione né di perdono né di giustificazione. Non si muove per poli, non si dà addosso per poi perdonarsi, non spinge per poi frenare. Non tira il fiato.

Chi deve tirare il fiato è sempre il tuo ego. Ma ciò che lo soffoca è sempre sé stesso. Allora poi giustifica.

Non giustificate nulla, perché siete in pieno nelle maglie della mente. Osservate queste dinamiche. Osservate semplicemente ciò che sta accadendo.

Lo spazio che vi manca non è per questa o quella situazione: lo spazio che vi manca è quello così prepotentemente occupato dal vostro ego, dal vostro essere centrali, sempre, a ciò che accade intorno. Ma un punto non ha spazio.

La pace non verrà mai dal raggiungimento di questo o quel traguardo, o dalla risoluzione di questo o quel problema, o dal miglioramento di questo o quel limite. Ve ne saranno sempre, vi state ingannando. Anche quando spostate queste dinamiche alla spiritualità, ancora, vi ingannate. Nulla vi chiede niente. La cosa più ovvia è quella che mai avete contemplato. Vivere sa vivere.


Non abbiamo mai pensato che in termini di risolvere. Perfino amare diventa un progetto, un'azione per.

Mai che ci sia venuto il dubbio di uscire del tutto da questa ovvietà.


Partire senza di noi, anziché da noi. Fare esattamente l'opposto. Vedere quanto spazio si crea quando non siamo più impegnati a essere importanti per noi stessi. Allora anche le emozioni più sepolte possono salire e fluire perché non c'è più chi le vuole risolvere. Allora i limiti fisici o "umani" non sono altro che ciò che è. Solo alla mente danno fastidio.


Provare a porsi nella chiarezza che ciò che è, sta già accadendo, ed è esatto. Così com'è.

Giustificarsi è una forma di difesa. Come aggredirsi. Non è molto diverso. Sono due paure gemelle.

Quando invece non muovete nulla, non toccate niente, quando ciò che è, è ciò che è, nella totale non necessità che sia diverso, allora l'anima respira: siete scoperti, non potete più nascondervi dietro alle giostre psicologiche.

Il modo in cui l'anima accoglie tutto questo è una squisitezza inattaccata, né vittima né responsabile, né giustificante né arrogante. Essa semplicemente è. E ogni bisogno, perfino di giustificare il limite per darsi ragione, è del tutto assente.

Smettete di darvi ragione. La ragione che vi date oggi, sarà un darvi torto domani. Smettete di ragionare per vittime e carnefici.

Smettete di essere ciò che la mente dice che siete.

Sembra impossibile, ma si può disobbedire a tutto questo, abbandonare tutto questo: in ogni istante.


Be naked.

Maddalena

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