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La mente quieta

è accettare che nel pensiero non siamo mai esistiti



La verità è un salto oltre ogni azione che crediamo di compiere per. Quale che sia l'ottima ragione.


Siamo capaci per cinque minuti di mettere su il caffè senza agganciare i pensieri: stiamo nelle mani, nei sensi, osserviamo la moka, ascoltiamo il figlio che (non) racconta della scuola. Crediamo di aver lasciato il pensiero. Ma il silenzio mentale è di due tipi: il primo è semplicemente stare in una mente calma, per questo basta una qualsiasi meditazione di rilassamento; il secondo richiede di rinunciare alla possibilità che perfino il "senso di me" insaporisca la percezione della realtà. Richiede di rinunciare a qualsiasi pensiero e immagine. Qualunque.

Rinuncia all'immagine interiorizzata del tuo volto come "il mio volto". Rinuncia al proposito di guarire questo o quello. Rinuncia al sentimento di volerti bene, di volerti male, di dover fare o non fare. Rinuncia al senso di essere "tu" e anche al bisogno di avere un sentimento.

La rinuncia non è rifiuto, è accettazione di smettere il controllo. Fare l'inventario di ciò che ti compone è l'esatto opposto.


Questa rinuncia richiede un grande allenamento e un grande desiderio di verità. Ma finché non sei disposta a questo ardire non hai mai saputo chi sei.


Be naked, surrender thought addiction,

Maddalena

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