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Restate a un attimo prima di dove tutto comincia

Nisargadatta: "Rimani immobile dove inizia il tuo mondo"



"Perché dunque vi affannate? Non siete forse vivi grazie a me?

Ciò che vi ha Chiamati saprà rispondere."



Nisargadatta, interrogato su cosa dobbiamo fare, rispose: "Nulla, solo, non ostacolare".



Quando l'ardore risucchia non chiede alcun intervento, se non spazio in cui bruciare. Ogni volontà appare allora come un velo di protezione, ogni soddisfazione che pare grande, quando abbandonata, rivela la luminescenza di ciò che, stando in mezzo, in verità impedivamo.


Non vi è paragone tra il dinamismo e l'immobilità in cui la Grazia rivela sé stessa.

Non è sufficiente agire da qualche piano di coscienza o di consapevolezza: esse portano in sé, ancora, un pesante bagaglio di "io",

non importa quanto travestito da questo o da quello, col suo piccolo senso esaltato di vittoria spirituale, o di umiltà prodotta. Per questo si dice "resta vuota". Non cercate nemmeno di essere il Self,

chiunque cerchi di essere qualcosa o di diventarci è un inganno.

Quando, fieri di gioia e vitalità, ci sediamo e lasciamo cadere tutto, moriamo e lasciamo chi muore, la profondità rivela quanto eravamo ancora pieni di noi.



Se vogliamo avvicinare la verità, ogni narrazione va abbandonata, inclusa la nascita, l'essere umani, il mondo.


Sedetevi e in fondo al cuore sondate: chi sono, senza mondo e senza essere mai nato?

Restate a un attimo prima di dove tutto comincia. Prendete dimestichezza con questo non luogo. Lì, Forze Vuote vi diranno se buttarvi nel mondo oppure indietro, verso la Fonte che è prima di ogni mondo e concetto. State vigili e nulli.



Maddalena

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